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T O P I C R E V I E W
Admin
Posted - 23/01/2003 : 00:06:34 Nella sezione sul Capitalismo di Stato la redazione ha inserito un articolo su «populisti e contadini» russi all'epoca della "liberazione dei servi". L'articolo conclude che nella campagna russa, di fatto, con la difesa dell'obscina o mir, i contadini russi non marciavano nella direzione di un 1789 ma in quella opposta, "vandeana". L'utopia populista (che identificava nei contadini russi la forza sociale capace di realizzarla) non seppe andare oltre il limitato orizzonte contadino. Alla barbarie del contadino e all'utopia populista dell'intellighenzia russa resterà aperta, nonostante la cosidetta "liberazione dei servi", la realizzazione di una originale "Vandea". L'utopia populista e la barbarie contadina sono costrette a convergere dalla proletarizzazione capitalistica delle campagne occidentali. Se il contadino russo restava isolato nella barbarie del suo fazzoletto di terra, il populista russo non poteva più immaginarsi un mondo di "libertà, fraternità ed uguaglianza".Il futuro della proletarizzazione capitalistica era già sotto i suoi occhi e ciò che vedeva non era affatto piacevole. Incapace di comprenderlo lo rifiutava. Come Marx aveva rilevato, nel 1848 la borghesia tedesca non era più stata conseguentemente rivoluzionaria a causa della presenza stessa del proletariato. Essa quindi non seguì l'esempio della borghesia francese del 1789 ed abbandonò i contadini rinunciando alla rivendicazione della proprietà privata della terra, quindi anche a dotare la sua rivoluzione dell'indispensabile esercito rivoluzionario. Mezzo secolo di sviluppo capitalistico dopo anche contadini russi non avrebbero più seguito l'esempio di quelli del 1789, non sarebbero più stati disponibili a diventare truppa di una guerra per la proprietà privata.